LE TRE “S”
A mio parere sono due i posti nella provincia di Pordenone e in quella di Udine, dove si preparano crostini di altissimo livello.
Il primo è la famosa Osteria al Cappello di Udine, dove non ho mai capito chi fa quegli incantesimi ( il gatto?); e il secondo è la mia adorata Osteria agli Stemmi di Brugnera. I classici posti dove uno mi deve portar via a forza. Perchè ci resterei giorni interi. L’unica ragione per cui, dopo una prima fase iniziale, cerco di spegnere il mio entusiasmo, è che temo la Stradale di Spilimbergo. 😉
Al Cappello riesco a trasformarmi in vero rugbista ( prima vedo se c’è in giro qualcuno che mi conosce …) per piazzarmi davanti al gattone e fare meta con un super ordine di crostini a volontà e vino che eviterà la coda per quei buoni 45 minuti. Mi è antipatico starmene lì in piedi però, perchè, da portatrice sana di tacchi, almeno quando si mangia è preferibile starsene seduti.
L’Osteria agli Stemmi di Brugnera ha un biglietto da visita che fà già capire molto bene di che pasta sono fatti i gestori: “ Consigliamo tutto, tranne con chi berlo ”.
Wow. Potere della sintesi. Il buon Massimo Boscaia, un pò Totò, un pò gondoliere veneziano ( sà imitare perfettamente qualsiasi dialetto ), si esibirà nel suo show creativo del crostino “ daleccarsiibaffi ” ( ! ) .
Una sera, gli ho chiesto se mi faceva un tagliere di crostini.
– “ Con cosa te li faccio” – mi chiede
– “ Mi va bene tutto tranne che con le acciughe ”- rispondo io.
Capisco di aver sbagliato risposta, quando mi arriva vicino con una scatola in latta ( graficamente invitante e che mi aveva già conquistato ) con acciughe della Cantabria. Vere pepite d’oro.
Inutile dirvi che erano qualcosa che si avvicinava al paradiso.
Ma allora quali sono le regole per preparare un gran crostino?
A mio avviso devono esserci le tre “s”:
il crostino dev’essere:
– sfizioso
– sudato
– saporito
eccolo qui: sfizioso, sudato e saporito!
Domenica, giorno in cui mi sono imposta di fare solo cose creative, mi sono messa a preparare qualche crostino nuovo.
Me n’è uscito uno che se non si piazza dopo i crostini di Boscaia e quelli del Cappello, è certamente tra i top 10. Una vera leccornia.
Ingredienti:
pane tipo zoccoletto ( va bene sia nella variante semplice che con le olive )
indivia belga
Rhum ( miele per gli astemi )
pancetta stufata
formaggio di latteria
aceto balsamico invecchiato ( o crema densa di aceto balsamico )
capperi sotto sale
olive taggiasche
pepe
sale
fior di sale
un rametto di timo
Preparazione:
Pulite l’indivia belga e tagliate il cespo in quattro parti. In questo modo sarà più facile da disporre sul crostino. Aggiungeteci una manciata da capperi lavati dal sale. Aggiungete qualche oliva taggiasca e sfumate l’indivia belga col Rhum. Il Rhum servirà a togliere l’amaro che ricorda molto quello del radicchio di Treviso. Se siete astemi potete mettere un cucchiaino di miele che avrà la stessa funzione. Regolate di sale e pepe. L’indivia si cucina in brevissimo tempo.
L’indivia belga nella casseruola. Pronta per essere sfumata col Rhum.
In un tegame antiaderente cucinate la pancetta e trasferitela, avendo cura di scolarla dal grasso, su di un piatto.
i due tegami: rispettivamente con la pancetta e con l’indivia in cottura
Disponete l’indivia belga sul pane tagliato a metà. Posizionate una fetta di pancetta sopra l’indivia e continuate con una fetta spessa di formaggio di latteria. Aggiungeteci una seconda fetta di pancetta. Mettete i crostini su di una leccarda in forno a 180° fino a quando il formaggio non inizierà a “sudare”. Togliete dal forno i crostini. Lasciate cadere qualche goccia di aceto balsamico raddensato o crema di aceto balsamico già pronta, sulla pancetta stufata. Disponeteci sopra qualche oliva del fondo di cottura della verdura e impreziosite con un rametto di timo. Chi ama come me il fior di sale, può macinarne sopra un filo ma senza eccedere in quanto formaggio e pancetta sono già molto saporiti.
E così in barba alla Stradale di Spilimbergo mi sono mangiata un crostino “serio” , bagnato da una buona bolla, rimasta per miracolo sigillata in frigo.
Cheers!
Il paradiso in giardino e il paradiso sul piatto: che scegliere? Entrambi!
Osteria al Cappello
via paolo sarpi 5, 33100 Udine.
tel: 0432 299327
e-mail: info@osteriaalcappello.it
http://www.osteriaalcappello.it
Giorno di chiusura: LU
orari: MA- DO 10:30-23:30
Osteria agli Stemmi
Via Vittorio Veneto, 28
33070 Brugnera, Italy
tel: 335 736 4990
http://www.osteria.stemmi@facebook.com
giorno di chiusura: ME