La mia personale crociata a favore del buono oggi avrà come protagonista l’Antica Osteria Il Favri, che di buono ha tanto unito al bello.
Il locale si presenta dall’esterno come la classica osteria di paese: l’ingresso è in una strada non trafficata, le imposte in legno e il brusio all’interno vi faranno capire da subito che qui sarete i benvenuti. Qui troverete il più classico dei banconi d’osteria, se non fosse per l’adesivo “I love frice” che vi darà un assaggio dell’irriverenza del gestore.
L’ampia sala principale del Favri con le vetrate che s’aprono verso il giardino interno.
Se qualcuno fosse già stato e non avesse notato la bellezza dei pavimenti fatti alla vecchia maniera, ossia “un pezzo d’un tipo e un pezzo d’un altro”, lo faccia ora. Meritano se non altro per tutta la storia che hanno visto passare.
Gli splendidi pavimenti del Favri: maestria antica per una bellezza senza tempo.
Il Favri ha tavoli e sedie in legno e l’arredamento tipico delle osterie con qualche bella nota eccentrica: le vanghe sul soffitto che si fanno paralume e la forca porta abiti solo per citarne due. Ci sono delle madie ben attrezzate e cariche di tutto il nécessaire per gli ospiti, oltre a naturalmente a qualche buona bottiglia in bella mostra.
La credenza decorata sullo sfondo, i tavoli e le sedie tipiche delle osterie.
Dal mio personale punto di vista la vera chicca sta nel mix davvero singolare di quadri d’epoca, in cui si prediligono autori di rilievo locali e manifesti originali che qui riescono a vivere in assoluta sintonia. Tutto ciò che è esposto è stato acquistato perché amato in egual misura dal proprietario: il quadro con il paesaggio ottocentesco non stride accanto alla vecchia insegna del birrificio recuperata dal rigattiere.
Uno degli splendidi quadri di Mauro in una nicchia che sembra essere nata apposta per poterlo ospitare.
Il locale ha proprio questo pregio: è un posto vero. Chi viene qui ci viene per la buona cucina ma anche perché qui non ci sono finzioni. Al Favri, ci si sente un po’ come a casa. Non ci sono etichette: le uniche etichette sono quelle dei vini. E di quelle ce ne sono tante. La stessa filosofia dell’interno del locale la si trova nel grazioso giardino con l’erba verde confinata dal muro in sassi del Tagliamento, vera delizia per gli ospiti e motivo d’orgoglio per ogni friulano che si rispetti.
La bellezza del muro di sassi del Tagliamento che delimita il giardino del Favri.
Ma veniamo alla cucina: la cucina dell’osteria del Favri è una carrellata dei migliori piatti della tradizione friulana realizzati con ingredienti sempre con materie prime di livello. Il prosciutto crudo di San Daniele qui si scioglierà in bocca come accade solo a San Daniele e il frico – il migliore di tutta regione – manderà in estasi le vostre papille gustative. In realtà tutto è buono al Favri: dai primi alle carni, passando per la tagliata di tonno. E che dire della cantina? La cantina ha una selezione di vini che può soddisfare il più esigente dei sommeliers, ma non tradirà neppure chi vuole pasteggiare in tutta semplicità.
Uno scorcio della fornita cantina del Favri.
Ma Il Favri non sarebbe il Favri senza Mauro D’Andrea. Mauro ha l’assoluto merito di offrire da anni alla sua clientela una cucina semplice ma gustosa con il marchio di fabbrica che è la sua squisita accoglienza. Con una presenza scenica che ricorda Gérard Depardieu in bello e con qualche chilo in meno – Mauro si fa attore principale della scena che giornalmente si svolge in Via Borgo Meduna 12. Ma da attore istrionico si fa pure promotore del nostro territorio. Molti si ricorderanno la sua partecipazione alla Prova del Cuoco nel 2008 e 2009 dove ha proposto con grande successo i prodotti esclusivi e, molte volte, dimenticati della nostra regione.
Mauro D’Andrea con i prodotti della nostra regione.
Inoltre, a lui va il merito di essere sempre molto partecipe a tutto ciò che accade qui in regione: dalle iniziative enogastronomiche alle mostre d’arte che celebrano i nostri bravi artisti, mai abbastanza riconosciuti e premiati.
Mauro è legato alle sue radici e mai le tradisce. E in un posto come Rauscedo, dove di radici si parla da cent’anni, questo ha davvero un significato profondo.
Il Favri è uno dei miei locali preferiti per tutta questa serie di ragioni. Ci sono affezionata e non vengo mai delusa. Mi sento di consigliarlo a tutti quelli che amano una buona cena in un giardinetto delizioso d’estate o di fronte alle braci del grande caminetto d’inverno.
E quindi se dovessi pensare ad un adesivo, nel mio ci sarebbe scritto: “I Love Favri”.
Chiara Orlando
Antica osteria Il Favri
Via Borgo Meduna, 12
33090 San Giorgio della Richinvelda
Telefono: 0427 94043
E-mail: ilfavri@tiscali.it
http://www.ilfavri.it/