la buona cucina

Grani di pepe: un posto magico ed insolito

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U N    P A R A D I S O    D’  I N V E R N O,    F I G U R A T E V I   D’  E S T A T E

Ad una collega che lavorava con me una volta chiesi:

“E casa tua com’é?”
Lei mi rispose:
“Una Delfabro (*) in miniatura”
E’ esattamente questa la sensazione che ho avuto la prima volta entrando nella Ristolocanda “Ai Grani di Pepe”. Poi, quando sono uscita dal ristorante, ho capito che alla stilosità del design tutta Dilmos e Cattellani & Smith, c’era anche un’ottima cucina da aggiungerci.

La corte interna: splendida di giorno e suggestiva nella cene d’estate

Ma partiamo con ordine. “Grani di Pepe” è una sorpresa anche quando si stà per arrivare, perchè sembra proprio strano che in un minuscolo Flaibano ci possa essere un locale del genere.
Il locale non si vede dalla strada perchè è – magia delle magie – all’interno di una corte. Già sembra di essere in paradiso d’inverno, figuratevi d’estate. Non sono rare le serate in cui gli ospiti che cenano in giardino sono accompagnati da buona musica live.
Da pochissimo è stata aperta un’altra ala del ristorante. Un open space che s’affaccia senza vincoli strutturali al giardino sul lato ovest. E’ una champagneria e una splendida area adibita al banqueting con centocinquanta metri di sobrio design.

Uno scatto della nuova area "Pavillon"

Uno scatto della nuova area “Pavillon”

Una volta all’interno del ristorante, i titolari vi accompagnano attraverso le diverse sale e svelano questa matrioska infinita di colori, design e buon gusto. E tanta cortesia. Una volta a tavola, se siete almeno un po’ sensibili al bello, avete solo l’imbarazzo della scelta su dove far cader l’occhio: tutto è meravigliosamente curato. Una tavola ben apparecchiata e un paniere con una varietà di pani fatti in casa sono come il diavolo tentatore. Ma ogni tanto al diavolo bisogna pur dar retta!

Se portate una borsa con voi, rimarrete piacevolmente colpiti quando vi sarà dato come appoggio il tavolino Dilmos in alluminio arricciato. Yes, pretty awesome.

Un' altra vista della champagneria.

Un altro scorcio della champagneria

Ma non dilunghiamoci più sul design del locale e soffermiamoci sul menù.
Un menù ben studiato e che ha sempre quei due piatti che mi fanno venire le palpitazioni. Il riso venere nero reintrerpretato con fragole e gelato al parmigiano. E’ un must try anche per chi le contaminazioni non le gradisce molto.
Io non riesco a non scegliere il foie gras sul crostone di pane abbinato alle pesche.
Ci sono poi dei secondi piuttosto sfiziosi in cui si legge l’amore per la cucina francese.
Io non sono grande amante del dolce in genere, ma direi che qui bisogna proprio assaggiarli.

Un dei suggestivi impiattamenti che troverete a Grani di Pepe

Uno dei suggestivi piatti che potrete trovare a “Grani di Pepe”

Di Francia c’è molto anche in cantina, altro plus a favore dell’ospite.
I titolari offrono una gamma davvero interessante di prodotti tra cui champagnes, crémant, rossi e birre a prezzi davvero abbordabili, perchè direttamente selezionati da loro.

E per finire, “Grani di Pepe” è anche locanda, se qualcuno avesse bevuto un bicchiere di troppo…

Non mi resta che dire: ” buona cena!”

GRANI DI PEPE
Hotel Ristorante
Via Cavour 44 Flaibano – UD
+39 0432 869356
info@granidipepe.com
http://www.granidipepe.com/

Ristorante: Aperto tutte le sere, 7/7

Aperto a pranzo Sabato e Domenica
Durante la settimana dal Lunedì al Venerdì pranzi solo su prenotazione.

 

(*) Delfabro: storico negozio di arredamento di design in Friuli Venezia Giulia.

black and white

Una piramide di puro piacere

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T H E    B E S T    T I R A M I S U’   E V E R

Un dessert classico la cui preparazione é tanto semplice quanto la riuscita difficile.
Io lo faccio ad occhi chiusi e i tempi di esecuzione sono poco più lunghi del tempo che ci mette il caffè a salire.
Oltre al vantaggio di essere pronto in meno di dieci minuti, il tiramisù è uno di quei dolci che piace:

  • a quelli che amano i dolci
  • a quelli che in genere non amano i dolci
  • a quelli che amano i dolci “dolci”
  • a quelli che adorano le crème e i gelati
  • a quelli a cui in genere non piacciono le creme e i gelati
  • alle donne
  • ai bambini ( attenzione al caffè!)
  • e, pur essendo un piatto un pò da signorina, gli uomini ne vanno matti!

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Servo il tiramisù sopra un’enorme pirofila bianca, che nel giro di un quarto d’ora, mentre servo agli ospiti nelle coppette, sembra avere la stessa capacità di un piattino di servizio di Barbie. Qualcuno mi sà dire il perchè?
E questo accade sia che gli ospiti siano 6, 4 o… 1!
Questa volta voglio complicarmi un pò le cose: ho deciso di erigerlo su di un podio di savoiardi (banditi i Pavesini!), e di farlo salire un poco alla volta verso l’empireo come la più bella delle piramidi.

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La “piramide” monoporzione servita su di un ampio piatto di portata di Driade.

Il trucco per ottenere una base solida sta nel bagnare poco i savoiardi nel caffè, perchè altrimenti si rischia che la tomba di Tutankamon venga allo scoperto alla prima gettata di crema di mascarpone.

Ingredienti:

4 uova

250 gr di mascarpone ( meglio se fresco)

100 gr di ricotta fresca

5 cucchiai rasi di zucchero di canna

1 moka di caffè da 4 persone

1 confezione savoiardi

cacao in polvere

 

Preparazione:
Preparate il caffè. Una moka da 4 sarà sufficiente per una pirofila di grandi dimensioni o per 4/6 monoporzioni ( come da quelle da me indicate nelle foto). Versate il caffè in una fondina e fateci sciogliere 1 cucchiaio e mezzo di zucchero di canna. Separate albumi da tuorli. Mettete i tuorli in una terrina e aggiungeteci 5 cucchiai rasi di zucchero di canna. Mescolate. Aggiungete 200 gr di mascarpone e 100 gr di ricotta, sino ad ottenere un composto denso. In una terrina a parte montate con le fruste gli albumi a neve, aggiungendovi un pizzico di sale.

Una volta montati gli albumi, aggiungeteli alla terrina con i tuorli, il mascarpone e ricotta. Mescolate con delicatezza, in modo di non far “scendere” la crema.

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Gli albumi montati a neve sono pronti per essere amalgamati al composto con mascarpone e i tuorli

Munitevi di un piatto abbastanza largo, nel caso facciate le monoporzioni.

Bagnate velocemente i savoiardi nel caffé, in modo che mantengano comunque una loro consistenza. E’ un’operazione da fare con cura per evitare si “spappolino”. Sul piatto di portata, fate una base di 4 savoiardi uno di fila all’altro. Versateci sopra uno strato leggero di crema di mascarpone. Proseguite in questo modo salendo in altezza e riducendo la quantità di savoiardi man mano che salite. Sarà necessario spezzare i savoiardi (prima di bagnarli nel caffè), in quanto risulterebbero troppo lunghi nel vertice. Avremo così l’effetto ” a piramide”. Versate con delicatezza l’ultimo strato di crema di mascarpone sul vertice della piramide e terminate con una nevicata di cacao amaro.

Trattandosi di un semifreddo,  abbiate cura di risevare dello spazio sufficiente in congelatore sia in altezza che in larghezza per le vostre porzioni.

Estraete dal congelatore i piatti individuali almeno un’ora e mezza prima dell’arrivo degli ospiti. Saranno estasiati da tanta bellezza e bontà.

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Guarnite a vostro piacere con delle foglioline di menta o con dei fiorellini che si abbinino al piatto di portata.